https://www.facebook.com/teresabellanovaufficiale/videos/225262655442573/
Come forse era prevedibile, la confusione è arrivata fino al concertone del 1 maggio. Ieri Ambra ha detto: “Ci siamo occupati spesso della categoria dei braccianti agricoli perché è una categoria malpagata e senza contratto di lavoro INFATTI durante questa pandemia mancano all’appello 200.000 di questi lavoratori spariti nel nulla. L’emergenza non sarà ritrovare queste braccia, sarà ritrovare queste braccia e metterle in regola”. Ora la mancanza di manodopera non deriva, come suggerisce Ambra, dalla congiuntura che si è creata tra crisi sanitaria e sfruttamento lavorativo perché i lavoratori che mancano non sono i braccianti irregolari, anzi, quelli sono sempre lì, non si sono mai mossi. Quelli che mancano all’appello sono i lavoratori stranieri stagionali con regolare contratto (per lo più rumeni che hanno disdetto il lavoro a causa della pandemia). Il Ministro Bellanova lo sa bene tant’è che mentre Ambra collega i due problemi dicendo “INFATTI”, il Ministro, nel suo post di commento al video, fa una scelta onesta e usa la congiunzione avversativa “MA”: “Ne mancano 300mila all’appello, MA ci sono tanti lavoratori che vivono nel cono d’ombra del nero…”) Come a dire, va bene occuparsi dei braccianti irregolari (posizione da sempre cara al Ministro) ma non posso certo sostenere che la mancanza di manodopera dipenda da questo.Confondere le carte, usare un problema (la mancanza di manodopera nei campi) per portarne avanti un altro (la regolarizzazione/sanatoria dei migranti irregolari) è un esercizio retorico molto frequente, specie sui palcoscenici, ma scorretto, soprattutto di fronte a temi delicati come questi. Insomma, se i problemi verranno affrontati nel merito o se invece verranno sovrapposti con il rischio che non si risolva né l’uno né l’altro, potrebbe essere solo una questione di qualche sillaba di troppo.per chi vuole ho approfondito il tema qui:
https://www.termometropolitico.it/1529199_campi-mancano-lavoratori-sanatoria-settembre.html