Gerry Scotti e il caso Botteri

Si può fare della satira su una donna anche se è una donna?
O è bodyshaming, sessismo e quant’altro…?
Sono anni che Giovanna Botteri viene attaccata per il suo look e se n’è sempre strafregata. Una grande!
Se ne è fregata delle imitazioni di Crozza, di Paola Minaccioni e di tutti quelli che le prendono di mira sul web con toni ben più pesanti di quelli di Striscia.
La Botteri ha detto giustamente che l’unica cosa che ci si aspetta da una giornalista è ciò che dice. Giustissimo. Le donne hanno il sacrosanto diritto di vestirsi e pettinarsi come vogliono anche se è chiaro che se sei davanti ad una telecamera un giorno sì e uno no, è possibile che prima o poi qualcuno avrà qualcosa da dire sul tuo aspetto, che qualche comico prenda i tratti più distintivi della tua estetica e ci costruisca sopra una gag. Funziona così…
Ora pero’ dalle caricature siamo passati al “bodyshaming”, termine che fa pendant con hate speech (strano che non l’abbiano ancora chiamato in causa) e che ha fatto sollevare l’Ordine dei Giornalisti e le associazioni in difesa dei diritti delle donne. Se la prendono con Gerry Scotti e soprattutto con Michelle Hunziker: donna, peraltro fondatrice di un’associazione contro la violenza sulle donne, irrimediabilmente “colpevole”, udite udite, di spalleggiare l’ironia su un’altra donna.
Spiegatemi, quindi la Ocone che caricaturizza Belen va bene solo perché quest’ultima non è una giornalista ma una soubrette? Se fare ironia sui capelli o il look della Botteri non si può perché si fa bodyshaming allora davvero, dal regno dell’ipocrisia in cui siamo immersi non c’è più scampo e finirà come le altre volte, che la Hunziker sarà costretta a chiedere scusa. Alla Botteri e a tutte le donne.
Io spero che non lo faccia perché la libertà di fare ironia è un indicatore prezioso della libertà di espressione di un Paese.
Peraltro, per quanto non abbia né apprezzato né trovato il servizio di Striscia particolarmente divertente, non mi è sembrato neanche troppo cattivo a partire da quegli effetti di editing che persino la prima versione di movie maker poteva fare meglio.
Se però Giovanna ha deciso di rompere il silenzio proprio ora, dopo anni passati a ignorare attacchi e prese in giro, probabilmente l’ultima di Striscia è stata quella goccia che anche se è la meno colpevole delle migliaia che l’hanno preceduta, fa saltare tutto e il vaso trabocca.
Continua a fregartene Giovanna, come hai sempre fatto.
E speriamo che continuino a prenderci in giro, a ridere di noi quanto vogliono: sarà solo un’occasione in più per dire #vestocomevoglio e #mipettinocomevoglio #Hunziker #Striscialanotizia #Botteri #Giovannabotteri